• Pubblicata il
  • Autore: Michela Ivy
  • Categoria: Racconti etero
Una domenica di Agosto al parco…… - Vercelli Trasgressiva

Una domenica di Agosto al parco…… - Vercelli Trasgressiva

Era una delle tante domeniche mattina che ci scopriva ancora sotto le lenzuola intrise del nostro
profumo dopo una lunga notte passata a sfiorare i nostri corpi nudi senza concedere nient’altro che
morbide carezze e caldi baci. In punta di piedi mi alzo, vado verso la cucina tiro fuori il caffè ed
inizio a preparare la colazione, vassoio, biscotti, frutta, yogurt, pane, marmellata…. E infine un
fresco petalo di rosa da poggiare sul suo tovagliolo….. tutto è pronto ritorno in camera e con un
filo di voce e uno sfiorare di labbra lo sveglio e come solitamente avviene, insieme facciamo
colazione. Stamattina niente mare… è troppo tardi non gusterei la fresca brezza di mattutina, l’idea
che mi viene in mente è !!!!!!!! una piccola corsa al parco, tiro su i capelli in una morbida coda, t-shirt
bianca, leggings, scarpe da ginnastica, occhiali da sole un bacio fugace al mio compagno che era
ancora a letto e via la natura mi aspetta. Il parco è quasi vuoto stamattina, solo io e due intente
signore prese dalle loro chiacchiere, inizio la mia corsa lungo i viali alberati mentre il sudore imperla
il mio viso di tanto in tanto qualche uccellino scende a beccare un piccolo insetto facendo
compagnia ai mie passi, ora il parco si sta popolando e prima di mettere le cuffie decido di
rinfrescarmi un po’ il viso ad una delle tante fontanelle sparse lungo i viali…… ecco!!!!! Adesso va
meglio un rigolo d’acqua mi scorre tra i seni e un brivido pervade tutto il mio corpo…. Meglio
riprendere nuovamente la mia corsa e non abbandonarmi a queste fantasie che insinuavano la mia
mente. Ora non ci sono gli uccellini a farmi compagnia ma le note della mia musica e di tanto in tanto
dei corpi che mi sfiorano correndo accanto a me……. Eccolo è li il mio uomo, finalmente ha deciso
di seguirmi e unirsi a me per continuare ciò che avevamo lasciato in sospeso….. sotto la doccia a
fine corsa, aumento la mia andatura ma più mi avvicino e più mi rendo conto che non è lui ma un
uomo altrettanto bello e affascinante che mi fissa senza curarsi del fatto che gli sono quasi
vicina….. passo oltre continuo la mia corsa e mi rifermo invece alla fontana per riavermi un po’,
stavolta sono generosa con l’acqua che faccio cadere abbondantemente sulla t-shirt e con il
pensiero vado a quell’uomo misterioso e dall’aria intrigante che prima non distoglieva lo sguardo da
me. Incurante di quello che succedeva intorno a me provo a rimettere le cuffie e nel momento inizio
a muovermi un caldo forte e penetrante abbraccio mi ferma, mi blocca, non riesco a girarmi non
riesco a dire nulla ma sento e so che è lui….. un brivido sale lungo la mia schiena, il suo corpo è
poggiato al mio e le sue braccia mi cingono la vita mentre il suo respiro e le sue calde labbra mi
sfiorano il collo bagnandosi di me e assaporando il mio profumo, stiamo fermi così per dei lunghi ed
interminabili minuti, mentre il battito dei nostri cuori si fonde all’unisono, i miei occhi si chiudono…
mi abbandono a lui che mi stringe ancora più forte, non ho paura ma una maledetta voglia di girarmi
e sentire le sue labbra sulle mie… all’improvviso mi lascia delicatamente e prendendo la mia mano
nella sua mi conduce lungo i viali all’ombra di un grandissimo e maestoso e solitario albero…..li ci
adagiamo sull’erba e senza il suono di alcuna parola cominciamo a sfiorare i nostri corpi alla
spasmodica ricerca di quel magnifico piacere che ci tiene uniti l’una all’altro. Il suo dorso nudo brilla
ai mie occhi sotto i timidi raggi di sole che filtrano dalle fitte foglie, d’improvviso mi sfila la
maglietta e con fare deciso e sicuro delicatamente comincia a sfiorare il mio seno…. prima con le
mani e poi con le labra, non oso fermarlo il piacere che provo è paradisiaco mentre le mie labbra
baciano il suo corpo statuario, bello come il sole, possente e allo stesso tempo straordinariamente
dolce e sensuale, le nuvole passano su di noi e nel silenzio di quel verde prato ansimanti ci
muoviamo l’uno nell’altra inseguendo un turbinio di piaceri che mai prima avevo provato. Ero sua tra
le sue braccia il suo corpo sopra il mio…. dentro il mio…. con forza e delicatezza mi possedeva,
possedeva la mia anima la mia mente…. e più il suo piacere era dentro di me… più io lo
desideravo…..eravamo ormai una cosa sola…. colpo dopo colpo si insinuava dentro di me…. fino a
quando i nostri corpi si abbandonarono al più dolce travolgente e sconvolgente orgasmo… che
non ci separò…. ma ci unì in un forte abbraccio e poi in un lungo silenzio dal sapore nostalgico.

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